Come prendersi cura delle orchidee

come mi prendo cura di un'orchidea?

Prendersi cura delle orchidee - le phalenopsisEcco qua… vi hanno regalato una bellissima orchidea e avete già la certezza della sua inesorabile condanna. Non osate sfiorarle gli eleganti fiori o le foglie carnose, per paura di farli appassire, anzi, di incenerirli all’istante!

Ma non temete, con i nostri semplici consigli potrete far vivere la vostra nuova arrivata a lungo e bene.
Ecco come prendersi cura delle orchidee!

Le orchidee sono piante da fiori molto apprezzate per la varietà di colori e di forme. La loro bellezza e la semplice eleganza si adatta bene a qualunque tipo di arredamento. Anche se sono piante esotiche, in genere sono molto resistenti che hanno bisogno di poche cure: se trattate bene, possono fiorire anche diverse volte all’anno. Ed ecco alcuni consigli su come far rifiorire le vostre orchidee!

Le orchidee più comuni

 

Le orchidee più comuni in commercio sono i Phalaenopsis, i Dendrobium e i Cymbidium.

Queste sono le più semplici da coltivare perché richiedono relativamente poche attenzioni.

Se vi hanno regalato un esemplare di Cattleya o di Vanda, allora le cose si fanno leggermente più complicate…

In ogni caso, insieme alla pianta, trovate un cartoncino che vi spiega come trattare la vostra orchidea. Non gettatelo per alcun motivo.

 

L’habitat (domestico) delle orchidee

Prendersi cura delle orchidee - l'habitatPrendersi cura delle orchidee - farle crescere in casaContrariamente a quello che si crede, l’orchidea non ha bisogno di alte temperature. Generalmente, gli esemplari più comuni crescono bene tra i 16 e i 32 gradi, con un buon livello di umidità. Ecco perché prediligono il bagno o la cucina. In ogni caso, non devono MAI essere tenute vicino a fonti di calore (stufe, caloriferi, caminetti) o a getti d’aria (ermoconvettori, spifferi o condizionatori).
La luce può essere intensa, ma mai diretta: la i raggi del sole, infatti, possono letteralmente bruciare le foglie. Potete mettere la vostra orchidea vicino alla finestra, purché sia riparata da una tenda.

Il cymbidium, invece, è molto più resistente: può essere lasciata anche all’aperto, purché sia protetta dalle gelate invernali.

 

Come annaffiare le orchidee

Sfatiamo un altro mito: anche se l’orchidea è una pianta tropicale, non vuol dire che la dobbiamo far vivere in uno stagno! Infatti, ama l’acqua e l’umidità, ma deve essere bagnata con accortezza.

Il modo migliore per annaffiare la tua orchidea? Una volta alla settimana immergetela per uno o due minuti in una bacinella (pulita!) d’acqua a temperatura ambiente. Sarebbe meglio usare acqua piovana, ma questo è pretendere troppo…

Dopo l’immersione, lasciate drenare il vasetto in modo da non creare pericolosi ristagni d’acqua.

In questo modo, per una settimana (anche 10 giorni) la vostra orchidea non avrà più bisogno di voi!

Coltivare le orchidee in casa

 

Come concimare le orchidee

Per fertilizzare le vostre orchidee, vi suggeriamo di acquistare un prodotto specifico e di applicarlo in moderate dosi una volta ogni 15/20 giorni. Potete vaporizzarlo sulle radici e sul substrato o somministrarlo con l’annaffiatura.

In ogni caso, per qualunque dubbio o incertezza su come coltivare la vostra piantina, chiedete informazioni al fioraio sotto casa o a un vivaista.

 

Allora, avete cominciato a prendervi cura della vostra orchidea?

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